La Collezione Smania Nest fotografata in splendidi contesti inside-out
Il parco di Villa Varda, datato seconda metà ‘800, è un’esplosione di natura, 18 ettari lungo il corso del Livenza dominati da viali di tigli e rigogliosa vegetazione autoctona. Un contesto agreste nel quale si scorgono significativi elementi architettonici, suggestioni che solo il connubio fra natura e intervento dell’uomo riesce talvolta a dare.
Cornice d’eccezione per il servizio fotografico della collezione Smania Nest è l’orangerie a cinque arcate, costruita nel primo Novecento e restaurata dall’architetto Rupolo. Nata come serra per la protezione delle piante esotiche durante l’inverno, è stata da sempre utilizzata come salotto nella stagione estiva e oggi è diventata centro di book crossing. Un rapporto osmotico, quindi, tra interno ed esterno, tra ambiente domestico e spazi aperti, una tela perfetta per il racconto della collezione disegnata da Giuseppe Viganò e pensata per un dialogo aperto tra natura e design.
Atmosfere suggestive, che danno spazio ai colori e ai profumi del paesaggio, si ritrovano nella seconda location selezionata per ritrarre gli arredi Smania: Le Cementine, un locale immerso nel verde della suggestiva campagna di Ca’ Tron, che prende il nome dalla sua particolare pavimentazione, composta da cementine recuperate e riposate in modo casuale a formare un tappeto continuo tra interno ed esterno. In armonia con l’ambiente fluviale in cui si inserisce, l’architettura si propone con una forma decisa ma allo stesso tempo gentile: un volume allungato a un piano e vetrato su tre lati che permette di godere dall’interno della natura circostante.
I connubi ricercati, le sofisticate soluzioni, ispirate a lavorazioni classiche come la paglia di Vienna, caratterizzano la forte personalità di Smania Nest, accolta in due luoghi che, come la collezione, raccontano la tendenza inside-out e la volontà di dare risposta alla ricerca dell’uomo contemporaneo di un comfort psicofisico raggiungibile stando a contatto con la natura.
